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mercoledì 14 novembre 2018

Addio professor Mari Il pedagogista della facoltà di Scienze della formazione si è spento improvvisamente la scorsa notte. Avrebbe compiuto tra pochi giorni 53 anni

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È morto improvvisamente il professor Giuseppe Mari, ordinario di Pedagogia alla facoltà di Scienze della formazione. Nato a Castiglione delle Stiviere il 21 novembre 1965 avrebbe compiuto tra poco 53 anni. Figura molto nota e particolarmente attiva nell’ambiente della formazione e dell’educazione cattolica bresciana e non solo, era sposato e aveva due figli.
Laureato in Filosofia all'Università di Padova, Licenziato in Teologia morale alla Facoltà teologica cattolica di Lugano, era docente all'Università Cattolica, sede di Milano, dove era coordinatore della Laurea magistrale in Scienze pedagogiche e servizi alla persona e membro del Comitato direttivo del "Centro studi e ricerche sul disagio e sulle povertà educative". Aveva l'incarico di Pedagogia generale e della scuola presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e di Pedagogia generale e Pedagogia della relazione d'aiuto presso l'Istituto Universitario Salesiano di Venezia. Ha ricevuto il Premio Nazionale "Mario Macchi" da parte dell'Associazione Genitori Scuole Cattoliche (AGeSC - 2.3.2018).
Era membro di Scholè (Centro Studi tra Docenti Universitari Cristiani) e socio della SIPed (Società Italiana di Pedagogia), del CIRPed (Centro Italiano di Ricerca Pedagogica), della SoFPhiEd (Société Francophone de Philosophie de l'Education, Paris), della AIRPC (Association Internationale de Recherche sur la Pédagogogie Chrétienne, Lyon), della SEP (Sociedad Espanola de Pedagogia, Madrid), della PESGB (Philosophy of Education Society of Great Britain, Salisbury), della CPES (Central European Phylosophy of education Society, Praha). 
Autore di numerose pubblicazioni, faceva parte del Comitato di Direzione della rivista "Pedagogia e Vita" (Brescia) e del Comitato scientifico delle riviste "Estudios sobre educacion" (Pamplona), "Studia Paedagogica Ignatiana" (Krakow), "Biografistyka Pedagogiczna" (Lublin), "Acta Facultatis Paedagogicae Universitatis Tyrnaviensis" (Trnava). Era tra i componenti del Comitato Scientifico del Centro Studi per la Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana (Roma).

venerdì 19 ottobre 2018

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Samantha si è arresa al male. Morta a ventotto anni all'hospice


Un destino ingiusto, impossibile da accettare per chi le voleva bene e in questi anni aveva seguìto da vicino la sua terribile sofferenza a Prata in provincia di Udine.



Samantha Springolo è morta a 28 anni per un male inguaribile che la tormentava da tre anni e contro cui aveva combattuto come una leonessa, senza mai farsi abbattere dai responsi che le arrivavano dai medici.
Nel piccolo paese del Friuli dove viveva ora la piangono in tanti: negli ultimi tempi era stata ricoverata, ma Samantha cuore d'oro nessuno l'aveva dimenticata.

 

sabato 25 agosto 2018

Matteo Russo muore a 24 anni in ospedale; lo strazio dei parenti

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Matteo morto in ospedale, i genitori disperati: “Ucciso da chi lo curava”

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Matteo Claudio Russo, era un giovane 24enne, volontario della Croce Rossa, che è morto in ospedale per alcuni errori da parte dei medici che lo hanno avuto in cura. Il ragazzo è deceduto nel 2014 ma la battaglia dei genitori per avere giustizia è ancora tutt’altro che conclusa. Era “un ragazzo perbene e felice”, hanno raccontato i parenti di Matteo che, secondo i genitori Patrizia e Claudio, è stato ucciso dalla malasanità. I due genitori, a diversi anni di distanza dalla tragedia, ed a processo non ancora concluso sono stati contattati dal Pubblico Ministero assegnato al caso che ne ha richiesto l’archiviazione.
Matteo è morto in ospedale dopo una serie di errori compiuti dai medici ed i suoi genitori disperati raccontano la vicenda: “Ucciso da chi lo curava”.

La malasanità ha ucciso Matteo Russo ma ora il caso rischia di essere archiviato

Matteo Russa, ragazzo di soli 24 anni e volontario della Croce Rossa, è deceduto il 1 Marzo del 2014 fra dolori agonizzanti nell’ospedale San Camillo di Roma. Il giovane risiedeva con la famiglia a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, e la sua vita è stata spezzata in molti modi dalla negligenza da parte dei medici che lo hanno avuto in cura. Il calvario di Matteo, infatti, è iniziato dopo l’intervento chirurgico al legamento crociato anteriore subìto, presso la clinica San Michele di Maddaloni nel 2013. Dopo l’operazione di routine, che risulta essere andata a buon fine, però, il suo medico curante nella clinica ha prescritto a Matteo una terapia con Nadroparina calcica per la durata di 18 giorni. Il medicinale, prescritto senza un prelievo di emocromo, ha creato gravi problemi al giovane. L’eparina, infatti, non può essere prescritta se nel paziente la conta piastrinica risulta inferiore a 100.000/mmc. L’equipe medica che si è occupata di Matteo ha dichiarato: “Avevamo consigliato l’eparina, non prescritta”, ma la famiglia riferisce diversamente. Il farmaco ha portato come conseguenza ad un calo di piastrine che lo ha portato, nuovamente, in ospedale. L’ospedale di Caserta, secondo il raggiunto dei genitori di Matteo, non sarebbe giunto a giusta diagnosi tanto che, i due genitori, si sono diretti con il figlio verso un’altra struttura. L’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano ha individuato, quindi, finalmente le cause del malessere del giovane in una aplasia midollare. Resisi conto della necessità di un trapianto di midollo i medici hanno individuato un donatore fra i familiari di Matteo ed hanno eseguito l’intervento.  Successivamente, però, le condizioni del ragazzo sono iniziate a peggiorare tanto da obbligarlo ad un nuovo ricovero, questa volta presso il San Camillo di Roma. I medici curanti, in questo caso, hanno sospeso i farmaci prescritti e considerati “vitali” dopo il trapianto senza una motivazione dichiarata ed il giovane è morto fra atroci sofferenze. “Non vogliamo che accada più una cosa simile ad altri ragazzi e chiediamo che il magistrato di Roma non archivi l’indagine sui medici che noi abbiamo deciso di avviare”, hanno dichiarato Patrizia e Claudio Russo dopo la richiesta di archiviazione da parte del Pubblico Ministero di Roma Gabriella Fazi.

“Non vogliamo che la morte di nostro figlio sia vana, nessuno deve più morire per una negligenza dei medici”, hanno spiegato i genitori di Matteo che si opporranno alla richiesta di archiviazione dell’indagine che riguarda i tutti i medici coinvolti nella morte di Matteo Russo.

domenica 20 maggio 2018

Addio Peppe Falco muore a 33 anni Febbre alta, conati di vomito

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Nola, febbre alta e vomito: Peppe muore a 33 anni. Svelata la causaNola, febbre alta e vomito: Peppe muore a 33 anni. Svelata la causa Febbre alta, conati di vomito. E’ morto dopo una corsa inutile in ospedale Peppe de Falco, 33enne di Nola ma originario di San Gennaro Vesuviano. La notizia ha fatto rapidamente il giro della città e dell’agro nolano. I sintomi registrati dal 33enne hanno fatto temere che si trattasse di una meningite letale, l’ennesima che negli ultimi anni ha mietuto diverse vittime in Campania. Alla fine la diagnosi dei medici, dopo una serie di accertamenti, è stata diversa. Ad uccidere Peppe è stata un’encefalopatia letale. Tantissimi i messaggi di cordoglio pubblicati da amici e conoscenti in queste ore sui social network per ricordarlo. Grande tifoso del Napoli, attivo nel sociale, il 33enne era conosciuto nella città dei Gigli. Lascia un grande vuoto.

mercoledì 16 maggio 2018

Giada Uggenti 22 anni ha perso la vita mentre era alla guida di una Fiat Panda che si è ribaltata

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Incidente sulla provinciale: giovane donna perde la vita sotto gli occhi del marito

OSTUNI – Tragico incidente intorno alle 13.30 di oggi, mercoledì 16 maggio, sulla strada provinciale che collega Ostuni a Torre Pozzelle: una 22ennne di Carovigno, Giada Uggenti ha perso la vita mentre era alla guida di una Fiat Panda che si è ribaltata nelle campagne circostanti. Purtroppo dietro di lei viaggiava il marito che ha assistito alla scena senza poter fare niente per evitare la morte della sua amata. Il giovane è stato portato in ospedale sotto shock.
incidente ostuni torre pozzelle-3
A nulla è servito l’intervento del personale del 118 per strappare la donna alla morte, le ferite riportate in seguito all’urto erano troppo gravi. La salma è stata portata nella camera mortuaria dell’ospedale di Ostuni a disposizione della magistratura. Sul luogo dell’incidente si è recata la polizia che si è occupata dei rilievi e della viabilità.  


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Addio E.P. Moretti. Il cantante, al secolo Vincenzo Pisciotta, è morto questa notte per infarto nella sua abitazione di Via Trapani

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https://www.tp24.it/immagini_articoli/16-05-2018/1526466315-0-marsala-piange-moretti-anni-morto-infarto-vincenzo-pisciotta.jpg
 Marsala piange E.P. Moretti. Il cantante, al secolo Vincenzo Pisciotta, è morto questa notte per infarto nella sua abitazione di Via Trapani. Aveva 38 anni.
Le voci su un malore che lo aveva colpito si sono sparse in città sin dal mattino, ma la conferma alla redazione di Tp24.it è arrivata pochi minuti fa: Pisciotta è stato colpito da un malore, probabilmente un infarto fulminante, che non gli ha lasciato scampo e che ha reso vani i soccorsi. 
Cantante e attore, E.P. Moretti si esibiva in diversi locali. Sabato prossimo, ad esempio, avrebbe dovuto cantare in un locale del centro di Marsala e domenica a Mazara del Vallo.
Dal 2001 lavorava nell'area intrattenimento con Valtour, e ha continuato nei villaggi turistici fino al 2017. Ha studiato recitazione e canto a Roma, e si è esibito in diversi spettacoli e musical. Della sua storia artistica ci siamo occupati in un articolo che potete leggere cliccando qui. 
Il 25 gennaio 2017 è uscito il suo primo singolo, "Stringimi"​, scritto da lui e prodotto da Diego Lana, per AP Music Records. 

Qui un video della sua ultima esibizione, domenica a Marsala.

Incidente Stradale sulla via per Torre Pozzelle, perde la vita giovane 22enne

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E’ al vaglio degli agenti della polizia stradale di Brindisi, la dinamica dell’incidente stradale che si è verificato questo pomeriggio intorno alle 13.30 sulla provinciale che collega Ostuni a Torre Pozzelle. Da quanto appreso, una giovane 22enne carovignese ha perso il controllo della sua fiat panda, terminando la corsa fuori strada.
Chi era? ecco il nome. Continua a leggere...
L’episodio si è verificato nei pressi delle curve che si trovano a pochi chilometri dal centro abitato della città bianca. I passanti che viaggiavano sull’arteria molto trafficata nell’ora di pranzo, si sono accorti del veicolo ed hanno prontamente chiamato i soccorsi, sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno trasportato d’urgenza la ragazza presso l’ospedale civile di Ostuni, dove poco dopo è deceduta
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